Passate come un lampo le agoniate ferie estive ci si ritrova nuovamente a Settembre !!! Si torna sui banchi di scuola e per qualcuno….sui banchi di laboratorio ….. Ad ognuno il suo “trastullo” !
Sul mio banco , seppur non di scuola , oggi è il momento del sintonizzatore Augusta stereo tuner 740 , promesso di recensione qualche tempo fa sulle pagine di questo stesso blog .
Pensato espressamente come gemello al già recensìto amplificatore Augusta 240 ( https://moltisuoni.altervista.org/tag/augusta-240/ ) anche questa realizzazione Trentina ha peculiarità e soluzioni molto originali pur rimanendo in un contesto marcatamente economico . Questo non significa necessariamente una malfatta costruzione….Ma anzi , come si vedrà in seguito , vi sono scelte costruttive molto azzeccate nonchè funzionali , racchiuse in uno chassis metallico di decente fattura e robustezza .
La caratteristica di avere una sola gamma di ricezione (FM) è un’altra scelta progettuale che denota la volontà di un prodotto ben fatto a prescindere dal costo finale contenuto.
Il frontale , oltre alla scenografica quanto originale scala parlante verde (Munita di strumentino atto a dirci la qualità del segnale ricevuto e spia FM Stereo) , ospita i comandi di : Accensione , AFC (Centraggio automatico e cattura della stazione) , muting e selettore Stereo/Mono . Le manopole , benchè appaiano ad un primo sguardo , di alluminio sono invece di plastica verniciata…. E’un piccolo sacrificio a vantaggio della qualità posta in altre parti dove peggio sarebbe stato lesinare .
Sul retro , nello stile più spartano possibile , troviamo ingresso a 75 Ohm per antenna esterna e uscita audio (Standard DIN) con la possibilità di inserire o meno ,un’attenuatore sul percorso segnale.
Fatte le dovute presentazioni è il momento di vedere come è costruito al suo interno ! Al solito , razionalità e pulizia di esecuzione regnano sovrane e ci si aspetterebbe di trovarle in elettroniche di levatura maggiore ….
Sicuramente la prima caratteristica che non passa inosservata è il modulo tuner “all-in-one” della milanese Lares , al quale fanno capo tutte le funzioni sopra descritte . Del tutto similare ad un comune tuner TV , assolve tutte le funzioni richieste ad un moderno sintonizzatore supereterodina Hi-Fi … Decodifica stereo compresa!
Sebbene oggi possa sembrare una scelta desueta , 40 anni fa era una vera e propria novità d’avanguardia ( Tanto vi basti pensare che anche nel sintonizzatore Brionvega TXS 1000 vi erano state fatte scelte similari…il divario di prezzo tra il sopracitato e l’Augusta stereo tuner 740 erano notevoli , mi preme ricordare! ) oltre a rappresentare una certa innovazione nel modo di concepire la radio . L’utilizzo di circuitazioni accordate con diodi varicap permettevano non per ultimo precise sintonie (Eccezion fatta per quei sinto dell’epoca con memorie “slittanti”….Ma è un’altra storia) e una certa libertà costruttiva non avendo più il vincolo del condesatore variabile . Di fatto , il circuito stampato “madre” ospita solamente un certo numero di componenti relegati principalmente all’alimentazione , sintonia e trattamento del segnale . Purtroppo non avendo trovato in rete alcunchè sui tuner Lares (Vuoi anche perchè pure questa eccellenza italiana risulta essere in fallimento 🙁 ) mi vedo impossibilitato a fornire indicazioni circa la verifica della taratura , ma va anche detto che si tratta di componenti dove raramente c’è necessità di intervenire per il fatto che molte bobine di accordo sono “strip-line” direttamente incise su circuito stampato. Gli unici trimmer presenti quindi sullo stampato servono per regolare : La sensibilità di aggancio AFC , il fondo scala dello strumentino S-Meter , il centraggio della sintonia rispetto a quanto indicato nella scala parlante e per ultimo , la soglia d’intervento del muting detto anche in gergo “Threshold”
La sezione di alimentazione , oltre al ponte di diodi , impiega curiosamente un circuito integrato per stabilizzare la tensione (Al posto del consueto transistor + zener) , nel dettaglio un TDA 1415 , parente strettissimo (pin to pin) dell’odierno uA 7815 .
Il modulo Lares, come anzidetto possiede al suo interno anche il decoder FM stereo , pertanto propone nelle sue uscite , un segnale già stereofonico al quale va applicata solamente la giusta deenfasi (filtro passa basso) in base allo stato in cui ci si trova a ricevere (In europa il valore di deenfasi è fissato in 50uSec….stati uniti e giappone invece abbracciano lo standard di equalizzazione 75uSec )
Per finire la “presentazione” interna non poteva mancare il gruppo di sintonia , nel quale il potenziometro è cardine ! In fronte ad esso si trova il circuito stampato ospitante le 3 lampadine di illuminazione
Qualche modifica …. ? …. Si , grazie!!!
Senza stravolgere l’economicità posta come base dai progettisti di Calliano , è tuttavia possibile apportare qualche piccola miglioria sul piano acustico – funzionale, senza spese eccessive e con modesto impegno . Prima fra tutte quelle consigliate : I due condensatori di disaccoppiamento sul segnale audio che risultano essere normali elettrolitici da 10 uF ; Sicuramente un ottimo beneficio è passare al poliestere, di pari valore!
Le dimensioni in gioco non permettono però il montaggio “lato componenti” , pertanto una volta levato il fondello dell’apparecchio dovrete farceli stare dal “lato rame”.
Sempre in tema di capacità , un’altra miglioria è intervenire con un filtraggio più accurato nella sezione alimentatrice . Il valore attuale è fissato in 470uF …. Ma il passaggio a 680uF specie se con bassa ESR (Nel mio caso ho utilizzato un ROE serie EKM) porterà un beneficio in termini di segnale / rumore . Altrettanto consigliato è dotare il regolatore di un piccolo dissipatore . A regime di funzionamento risulta piuttosto caldo , tanto da scottare le dita ! Se lo ritenete conveniente è possibile sostituire anche il potenziometro responsabile della sintonia con qualcosa di più recente , ma se correttamente deossidato, quello presente in loco funzionerà impeccabilmente . Nella giostra dei controlli includete anche i trimmer…Se “traballano” nel tenere le tarature , cambiateli con altrettanti di pari valore , ma di nuova fattura !
Conclusioni sul finire…..
Senza spenderci grosse parole , l’Augusta stereo tuner 740 è un prodotto onesto , funziona bene e riceve con brio tutte le stazioni , mantenendo allo stesso tempo una buona selettività . Dopo la piccola cura oltretutto suona in modo assai decoroso , regalando ascolti piacevoli nella timbrica , e non per ultimo con un’estetica particolarmente accattivante . Ottimo quindi se accoppiato col suo amplificatore Augusta 240 , ma altrettanto valido se inserito in una catena audio qualsiasi . Sulle varie piattaforme “on-line” lo si trova di solito a prezzi stracciatissimi…..dalle 20 alle 40 euro! Dato il modesto impegno economico vale sicuramente la pena di possederlo per levarsi se non altro una curiosità …. Sarà un’ulteriore occasione (Semmai fosse il caso) per accertarsi della bontà di un prodotto tutto italiano 🙂 .
Alla prossima……tanti cari saluti da Moltisuoni !!!
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http://scuoladigiornalismo.blogspot.it/2010/07/cera-una-volta-la-lares.html
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