Saba Lindau

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Finalmente un po’ di “aradio” !!!! A dire il vero non avevo in mente di parlare di questa Saba Lindau. Ma essendo un restauro che sto portando avanti con indicibile pigrizia , ho deciso di descriverlo!

Il significato del nome  SABA , è l’acronimo di : Schwarzwälder-Apparate-Bau-Anstalt  … In italiano lo si traduce come : >>Forniture per apparati radio della Foresta Nera<< … Il signor Ermanno (qua sopra) ne fu il fondatore mentre il logo dell’alberello fatto a nota musicale è stato il logo aziendale .

 


Costruzione e osservazioni :

 

La mia Saba Lindau è stata presa in un mercatino dell’usato diverso tempo fa . La circuitazione è valvolare sebbene vi sia un “indizio” di semiconduttori e impiega circuiti stampati anzichè il classico cablaggio in aria tipico di questi apparecchi : I tempi stavano cambiando!

Sono 4 le gamme d’onda selezionabili a tastiera (OL – OC – OM più FM) : Quindi al giorno d’oggi è ancora fruibilissima !

Un ingresso per fonografo e un uscita pre-amplificata per un  registratore assieme alla possibilità di collegare un altoparlante sono le dotazione di questa Saba Lindau.

Cinque le valvole in totale ( ECC 85 – ECH81 – EBF 89 – ECL 86 e l’occhio magico -EM84-)  abbinate ad un altoparlante largabanda “green cone” da 18 cm che regala un timbro possentemente corposo e gradevole !

in virtù della sensibilità propria dei “green cone” , i circa 2,5 watt resi dalla ECL86 hanno una resa acustica davvero notevole in termini pressione sonora . Di seguito lo schema elettrico diviso in due sezioni distinte.

 


Problemi e rimedi:

 

Il mio esemplare non se la passava bene : Il suo funzionamento era al limite ,con ricezione povera e audio altrettanto scarso. Inoltre qualcuno nel passato aveva avuto noie con l’interruttore d’accensione e l’indice della scala parlante. Di seguito quindi alcune indicazioni sui rimedi da intraprendere:

 

Interruttore d’accensione:

Senza pensarci due volte , l’ex proprietario aveva fatto un bel foro da 12mm  per mettere un interruttore a levetta su un lato del mobile.

L’interruttore di accensione originale risulta essere esterno alla tastiera ed è comandato tramite un cavetto di nylon .

Photo courtesy : http://personal.inet.fi/koti/reel/project.html

Sopra è possibile osservare la cordicella che trasmette il comando della tastiera all’interruttore posto a sinistra dello chassis , mentre nella foto sotto vedete dove quest’ultimo era ubicato.

Con un “pelo” di ingegno mi sono  premurato di mettere in atto un qualcosa di migliore .

Un interruttore bipolare classico da Hi-Fi completo dei due condensatori snubber è il salto di qualità atteso .

Una staffetta costruita su misura permette il fissaggio allo chassis del nuovo interruttore.

L’ottone ben si presta ad essere modellato in base alle necessità!


Questa soluzione è di gran lunga migliore dell’originale e permette di mantenere l’utilizzo della tastiera per accendere la radio .

Se decidete di costruirne una simile optate per materiali rigidi , ma tutto sommato teneri da lavorare meccanicamente!

 


Scala parlante:

Uno dei due indici aveva subìto delle barbarie : Ed era stato meramente sostituito da un pezzo di fil di ferro verniciato rosso qui immortalato . Gli originali della Saba Lindau hanno invece una forma triangolare.

Per ricreare qualcosa di simile il rame in questa occasione è stato determinante : Permette di ricreare figure geometriche ed essendo saldabile garantisce una certa rigidità meccanica a lavoro ultimato.

Una volta sagomato e vincolato alla cordina andrà verniciato di nero (o meglio di grigio scuro) . L’indice deve essere a forma di ” V ” quindi si piega il rame un pò per volta prendendo come riferimento l’altro indicatore . Dovrà avere colore verde e una guaina termoretraibile può essere la scelta azzeccata per ricoprire il tutto.

Quando completato  ,a mezzo di una radio nota (o ancor meglio di un generatore RF) gli si deve dare la giusta “collocazione”  rispetto alla scala parlante : Quando “tarato” , un punto di colla lo fisserà definitivamente alla cordina per non fargli perdere la posizione .

Per quanto riguarda la scala parlante : Nel tempo i caratteri si infragiliscono : Se spolverarla con aria compressa o pennellino è sufficiente a pulirla dalla sporcizia non andate oltre! Se è necessaria una pulizia più radicale usate solo acqua fredda . Risciaquate e asciugate subito con un phon  scegliendo una temperatura media. Non usate mai un panno per levare l’eccesso di acqua in quanto i caratteri rischiano di essere rimossi dalla azione abrasiva frammista alla loro fragilità!

Nel rimontarla bisogna prestare cura a rimettere come di origine i tamponi di gomma

Questi permettono di non avere contatto diretto con le clips che trattengono la scala al telaio. Si deve sempre porre attenzione a non serrare troppo le suddette pena la scheggiatura del vetro!

 


 

Stadio finale :

Per sanare la scarsa potenza in uscita si controllano relativamente un paio di componenti tra cui i condensatori elettrolitici presenti sul segnale.

La griglia della ECL86 viene alimentata da una resistenza a impasto che ,se interrotta, può essere la causa di un’audio povero (1,2K – 2 W a filo) .

Si trova nel trasformatore di uscita e  tende a “cuocersi” con gli anni  : Nel cambio, prevedete di montarne una con  3w di dissipazione

Può spesso capitare che l’ECL86 sia prossima alla fine del suo ciclo vitale. E’ un tubo delicato per via della sua particolare costruzione interna ed è meno longevo alla sua corrispettiva ECL82.

Se avete attuato quanto fin’ora descritto e vi ritrovate ancora col problema ,  dubitate di qualche resistenza a carbone negli stadi AF : Potrebbe essersi interrotta o aver falsato il suo valore a causa , per esempio , dell’umidità negli anni.

I fruscii e le incertezze sulla tastiera si superano con la classica de-ossidata fatta bene

In linea di pricipio la sezione radio rimane allineata  e i tubi dovrebbero conservare (Complici i punti di lavoro ben ragionati) ancora una buona efficienza pur a distanza di 50 anni …. Allo stato delle cose non dovreste incontrare noie particolari

Alcuni test-point della scheda sintonizzatrice possono essere comodamente rilevati tramite la “presa diagnostica”

 


L’alimentatore:

 

PRESTATE SEMPRE LA MASSIMA ATTENZIONE : LE TENSIONI SONO NELL’ORDINE DEI 300 – 350V  quindi NON PERMETTETE  MAI A PERSONE o ANIMALI DI AVVICINARSI quando in FUNZIONE!!

Il doppio condensatore di filtro sull’alimentazione,essendo di qualità, potrebbe essere in decenti condizioni funzionali ancor oggi . Valutate quindi con un capacimetro il dafarsi!

Nello chassis della  Lindau vi sono due fori per ospitare altrettanti condensatori a vitone : Siccome oggi sono di reperibilità ridotta , si può ovviare utilizzando due normali condensatori HT standard 385v/100uF.

Per il piano di massa è possibile ricorrere ad una piccola schedina in vetronite ramata , da collegarsi direttamente al terminale negativo del ponte .

Raccomando di dotare l’apparecchio della “terra” : Dopo 50 anni gli isolamenti del trasformatore potrebbero non essere poi così rigorosi e “beccarsi” uno spiffero di 230v è una probabilità tutt’altro che remota!

La presa di terra favorisce spesso la qualità di ricezione aumentando la differenza di potenziale  tra antenna e massa! Il nuovo cavo di alimentazione dovrà avere una sezione minima di 3x 0,50 mmq … Controllate sempre tutti i cavi interessati alla tensione di rete : Se vedete roba secca o “incarugnita” dal tempo non indugiate alla sostituzione!

 


Il mobilio :

 

In origine è laccato scuro lucido in stile piano black   : Nel mio caso, è devastato da colpi,buchi e innumerevoli sbeccature , quindi la cosa più logica è procedere ad una nuova impiallacciatura previo gli “stucchini” di rito!

una volta posati i nuovi piallacci vanno carteggiati e impregnati

L’essenza potrà essere identica per rispettare l’originalità del progetto oppure una di vostro gusto per adattarsi meglio all’ambiente famigliare in cui troverà posto!

 

Modifiche e migliorie

 

1) Illuminazione verde della scala parlante : In origine la serigrafia della Saba Lindau è di un verde acqua che mitiga la tonalità giallina delle lampadine. Usando due filtri verdi (Provenienza ex contakm Fiat) si accentua il contrasto rendendo ancora più intelleggibili i caratteri sullo sfondo nero….

Mediante una strisciolina di ottone si salda ad un reoforo del portalampada e così facendo , complice il suo limitato peso,il filtro colorato rimane in sede sfruttando un attacco dei due presenti.

2) Deviatore su presa punto e linea per altoparlante esterno : La saba lindau prevede la possibilità di un altoparlante esterno:

L’inserzione di quest’ultimo non esclude quello incorporato in origine. Sostituendo la presa con una analoga dotata di deviatore interno avremo la possibilità di escludere l’altoparlante principale in favore di quello esterno.

Vi sono sul mercato prese punto e linea che annoverano due posizioni : Se la spina viene inserita col -punto- a sinistra mantiene collegato altoparlante interno + esterno . Se la spina viene girata e inserita col -punto- a destra , si esclude l’altoparlante interno in beneficio solo di quello esterno!

Sul finire la consueta panoramica della componentistica sostituita

 


Conclusioni :

 

La Lindau 19 è un apparecchio bello ancora oggi , da utilizzarsi quotidianamente in cucina o in sala per farsi compagnia mentre si fa dell’altro grazie alla sua capacità di una precisa sintonia e soprattuto al suo timbro caldo e ricco di bassi . Volendo gli ingressi oltretutto danno spazio ad una sorgente moderna quale un telefono o un ipod . Pertanto almeno stavolta l’obsolescenza programmata c’è la dimentichiamo rimanendo ammaliati dalla bellissima scala parlante!

 

Un caro saluto e alla prossima! …. Andrea “Moltisuoni”

 


 

NOTA BENE:

 

I TESTI e LE FOTO PRESENTI SUL SITO SONO PROPRIETA’ INTELLETTUALE RISERVATA … Ogni utilizzo a sproposito sarà perseguibile secondo legislatura vigente.

 


 

Link per saperne di più sull’argomento:

 

http://personal.inet.fi/koti/reel/index.html

 

http://www.radiomuseum.org/r/saba_lindau_e.html

 

elektrotanya.com/saba_lindau.zip/download.html

 

http://www.teenagewasteland.de/technik/rad_saba_lindau_LI18.html

 

http://www.rmrl.de/radios/60/66_67/saba/lindau_18/li_18_e.htm

 

 


 

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