Ecco qui un simpatico mixer . Il Pioneer MA62 , per certi versi una novità vista la limitata diffusione all’epoca….
Si tratta di un mixer in catalogo negli anni tra il 1976 e il 1979 e merita un certo approfondimento.
Pensato per poter accedere alla registrazione amatoriale di un certo livello, dispone di 6 ingressi mono indipendenti (2 micro/phono e 4 Mic / linea),che possono essere anche convertiti in 3 ingressi stereofonici (quindi : uno Phono e due di Linea)
Se usato con ingressi indipendenti ,il mixer Pioneer MA-62 gestiva un fronte musicale. In modalità stereofonica , veniva comodo per missaggi in ambito di piccole discoteche o radio private.
La qualità del mixer Pioneer MA-62 ,sul fronte meccanico ed elettronico, è medio alta . Pioneer dichiarava inoltre una uscita rms di 2,5 volt su carico 50 K ohm, in grado di pilotare direttamente un amplificatore finale.
La dotazione viene completata da due controlli pan-pot ,e da filtri subsonici con attenuatori di phono + linea micro , per evitare la saturazione… tutti i comandi sono realizzati con deviatori alps buona fattura.Curiosamente non è stato implementato alcun controllo di tono.
Analisi circuitale:
Il segnale applicato ad ogni ingresso entra in un buffer eseguito intorno a componenti discreti (Jfet) ,preposti alle funzioni di equalizzazione RIAA , filtro bassa basso/alto e amplificazione ; I rispettivi “output” raggiungono i relativi Slider , i quali cursori mediante partitore resistivo sommano i segnali da inviare all’ultimo stadio amplificatore . La sua uscita raggiunge direttamente gli rca di output . in questo punto l’amplificatore cuffia (TA7066) prende il segnale utile per essere amplificato e mandato al relativo jack.
Il tutto viene alimentato per mezzo di una tensione singola regolata (27 volt).
Una lampadina da 8 volt su secondario indipendente segnala l’accensione dell’unità. Degno di nota il trasformatore a calotte completamente schermato !
Due le pecche a mio giudizio : 1) La mancanza di un circuito di pre-ascolto dei vari canali,(tanto c’è di vero che molti MA62 venivano modificati dai proprietari) . Anche il mio esemplare infatti presentava una modifica di questo genere. Per riportare il tutto alle condizioni di origine , ho tornito un tappo che copre il foro . 2) L’assenza dei VU-Meter che dia l’idea dell’ampiezza nei segnali trattati.
La costruzione è assai di buon grado : Il pannello di controllo annovera un pezzo di alluminio sagomato da ben 5mm di spessore , (serigrafato con inchiostro nero resistente) , imbullonato allo chassis di lamiera zincata . I fianchetti in legno sono rivestiti in una sorta di Tolex nero : Una robusta maniglia di alluminio facilita il trasporto dell’unità.
Considerazioni finali :
Le impressioni di utilizzo del Pioneer Ma-62 sono favorevoli,sebbene ci sia un minimo di difficoltà dovuto alla mancanza di un preascolto ,e dalla assenza di un sistema di visualizzazione del livello audio . A a prescindere da ciò, sonicamente è fruibile al pari di tanti mixer di gamma medio-alta. Se vi capita di trovarne uno in buone condizioni ,ne vale assolutamente la pena!
Alla prossima….un caro saluto!
Andrea “Moltisuoni”
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Link per maggiori informazioni e curiosità al riguardo:
http://www.djresource.eu/Topics/story/54/Pioneer-MA-62/
http://www.hifiengine.com/library/pioneer/ma-62.shtml
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