Stavolta spolvero i fasti di una ditta italiana nata nei primi anni ’60 con l’obiettivo di produrre apparecchiature elettroacustiche destinate al mercato privato e professionale ad un prezzo competitivo. Il Perser SA2050 frutto del lavoro del sig, PERetti SERgio (da qui l’acronimo) era un buon integrato di fascia economica che tuttavia non perdeva le prerogative di un suono timbricamente onesto!
Seguendo fedelmente i dettami dell’epoca,l’abbondanza di comandi unita alla loro razionale dislocazione lo rende accattivante sul piano estetico : Fanno capolino a sinistra una coppia di VU-Meter radiali che in questa veste ricoprono curiosamente il ruolo di modulometri (valutano cioè la quantità di segnale applicato a livello del preamplificatore)
Caratteristiche tecniche:
Modello: Perser SA 2050 , costruito a Vicenza (Italia) , circa 1977
Alimentazione: 125-220 volt 50/60Hz
Potenza in uscita RMS: 23+23 watt su 8-16 Ohm
Ingressi: 5 — Tape — Filodiffusione (AUX) — Tuner — Micro — Phono (DIN a 5 poli)
Uscite : 2 coppie di diffusori selezionabili (Punto e linea) più 1 cuffia (Jack 6.3mm)
Controlli di tono : Bassi – Medi – Acuti —- Loudness su 5 posizioni
Costruzione e sintesi circuitale:
Privato del cabinet ligneo del Perser SA 2050, si accede comodamente a tutte le parti elettriche dell’amplificatore e colpisce favorevolmente il layout delle varie sezioni.
Il telaio dell’apparecchio è in lamiera zincata irrobustita da una coppia di traverse (in alluminio,una avente funzione di dissipatore per i transistor finali) . Su di esso vi è rivettato il trasformatore di alimentazione…quest’ultimo è del tipo normale . Avvolto con cura nel cartoccio , è giustamente dimensionato per le capacità di erogazione dell’amplificatore
Ogni scheda opera una precisa funzione ,risulta facile quindi approntare eventuali riparazioni senza avere fisicamente lo schema elettrico. Partendo da sinistra si nota : la scheda di alimentazione e la scheda relativa al Loudness variabile . Al centro : amplificatore finale e scheda per il controllo toni / pre di linea / vu-meter . A destra : La scheda Phono RIAA , la sezione filtri e i selettori di sorgente.
Non vi è uso di circuiti integrati : Solo di transistor bipolari! Un elogio alla scheda Phono che fa uso di circuitazione separata per l’ingresso micro e quello per giradischi . Il preamplificatore di linea ha la peculiarità di avere il controllo di tonalità passivo (A favore del rapporto Segnale/Rumore). I due Vu-Meter hanno il ruolo di modulometri sul segnale applicato a questo stadio. L’amplificatore fa uso di uno schema darlington sui transistor finali a simmetria complementare con limitazione della corrente al carico. Le capacità di filtro sono sufficienti per la potenza erogata(4000+4000 uF) . La componentistica utilizzata è in gran parte italiana (Facon,Unaohm,Femè,RCA italiana) eccezion fatta (Perlomeno nel mio esemplare) per alcune piccole capacità in poliestere recanti il marchio Wima ,comunque di qualità non eccelsa (Una cosa nella media) allineata con la classe dell’apparecchio
Interventi,modifiche e riparazioni:
Il mio esemplare era guasto : Nella realtà le uniche problematiche da me riscontrate erano le capacità che in molti casi erano finite in cortocircuito , dovuto alla mutua azione del tempo congiunta all’inattività di molti anni.
Conseguentemente saltavano i fusibili di protezione ( E non solo loro…anche un diodo 1N4004 ha fatto il “botto” ) sulla scheda di alimentazione . Sostituendo le capacità in perdita e con l’occasione di un upgrade sul ponte con diodi più consoni il tutto ha iniziato a prender di nuovo vita.
Non tutti i mali vengono per nuocere : Infatti con modesto impegno economico , oggi si comprano ottimi componenti che distano anni luce rispetto quanto vi era montato di origine!
Una modifica i cui benefici si riversano nella capacità dinamica dello stadio finale , è quella di portare i condensatori di filtro dai 4000 uF originali , ad almeno 6800uF (Nel mio esemplare sono da 10000uF) e conseguentemente sostituire i quattro diodi 1N4004 con altrettanti diodi 1N5402 per adeguarsi alle nuove capacità . Già che ci siete sostituite i diodi dello stadio di alimentazione per il preamplificatore con un ponte da 1,5 A ; I valori indicati andranno più che bene per le prestazioni in gioco : Ho montato personalmente qualcosa di più dimensionato perché possedevo già questi componenti , e non mi andava di acquistarne altri! Ad ogni modo ,nel mio caso , risultano oltre quanto serve all’ apparecchio.
Un’altro salto di qualità interessante consiste nella sostituzione delle capacità di equalizzazione attorno lo stadio Phono , con qualcosa di meglio qualitativamente parlando.
Oltre non mi spingerei , il gioco non varrebbe più la candela ! Già queste piccole modifiche permettono di avere benefici sonici ad un costo contenuto . Sul profilo sicurezza conviene sostituire il cavo di alimentazione con un cavo da 3 x 0,75 mmq avendo cura di collegare la presa di terra allo chassis dell’apparecchio . Se vi capita un Perser SA 2050 dismesso da tempo, vi sconsiglio di collegarlo alla rete : conviene fare prima un esame visivo dove probabilmente avrete la -certezza- di dover sostituire (Quasi) tutti gli elettrolitici a bordo…La -Facon- è nota per la sua scarsa longevità!
Difficilmente avrete noie con i transistor finali grazie alla circuitazione non esasperata avente punti di lavoro ampiamente entro margini sicuri. Tutti i componenti di questo amplificatore sono ad oggi rintracciabili con costi minimi e sostituibili con equivalenti senza patemi d’animo. Preventivate la de-ossidazione dei potenziometri e annessi selettori : Avranno sofferto l’inattività nel 90% dei casi.
Per le lampadine dei Vu-Meter nel caso siano bruciate : Sono una coppia di bulbetti tuttovetro T5 da 12 volt e 1,2 watt di potenza. Quelle che si usavano nei quadri delle automobili qualche tempo fa .
Come suona e come va…..
Acusticamente Il Perser SA 2050 è abbastanza neutro e brillante: E’ preferibile accoppiarlo a diffusori non troppo impegnativi . Lo stadio Phono riproduce i vinili con la giusta “corposità” unita ad un immagine tutto sommato corretta . In secondo piano e meno soddisfacenti invece , i vari controlli di tono sia sottoforma di Loudness per via del loro energico intervento . Gli ingressi di linea sono più sensibili rispetto agli canoni attuali essendo a norme DIN , pertanto collegando un cd player , ci si ritrova ad avere il massimo della potenza disponibile con solo 1/4 di corsa nella manopola del volume . La potenza in gioco è comunque sufficiente per sonorizzare a livello sostenuto una sala di ascolto avente dimensioni medio-grandi .
E qui Concludo !
Un caro saluto … Andrea “Moltisuoni”.
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Grazie per la bella recensione…
Ho a casa, in soffitta, lo stesso apparecchio, ora lo “riesumo” per vedere se funziona ancora…
Un saluto
Paolo
Buonasera Paolo….se ha bisogno son qua!
grazie per il complimento!! 🙂
Saluti & buona serata
Andrea
Buonasera, Andrea. Grazie mille per l’articolo.
Ho trovato un SA 2050 in un mercatino.
Purtroppo tutti i fili di uscita del trasformatore di alimentazione sono cotti e ossidati.
Potresti darmi qualche info sul tipo di trasformatore e su come sostituirlo.
Grazie mille
Giulio
Salve Giulio
Pazienti fino al fine settimana e le fornisco tutti i dati del trasformatore più altre dritte!!
Saluti
Andrea
Grazie Mille !!!
Giulio Binetti
Salve Giulio ,le ho risposto in privato al Suo indirizzo email
Saluti
Andrea
salve, gentilmente chiedo se fosse possibile avere lo schema ed altre info del Galactron MK10 IC perfavore, grazie e buona giornata.
Buongiorno Fabrizio
Nel fine settimana controllo i miei “carteggi”..qualcosa della galactron avevo,ma adesso sinceramente dirle il modello mi sfugge.
Grazie a Lei della fiducia
Saluti
Andrea M.
buongiorno, ci sono novità per lo schema/info del mio Galactron MK10IC perfavore ? grazie.
Buongiorno Fabrizio
Perdoni il ritardo alla Sua domanda ,dovuto a motivi di lavoro; Purtroppo non le porto buone notizie in quanto a memoria ricordavo di avere qualcosa di relativo ai Galactron …ma non possiedo lo schema del suo MK10. Può provare a chiedere all’audiosynthesis se le possono dare lo schema (penso a pagamento)..mi dispiace non esserle stato di aiuto. 🙁
Grazie della Sua fiducia..saluti
Andrea