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Shell e Testine : Il loro giusto collegamento!

Moltisuoni Denon DL110

Un brevissimo “Express Cut” sul collegamento di Shell  con standard SME, verso i fonorivelatori con l’aggiunta di qualche consiglio per una buona resa . Lo spunto di questo post è il regolare afflusso di domande da parte di molte persone che , alle prese col proprio giradischi non trova riscontro su come collegare la testina quando lo Shell è privo dei cavetti d’origine.

 

1 – Collegamenti visti dallo Shell

Moltisuoni - Shell Technics

Questo qui sopra è quanto vi appare in sostanza alla vista quando guardate lo Shell “SME”  dal davanti .

Moltisuoni-Shell-Technics MOD

Questo che vedete , è lo schema delle connessioni che devono assumere i jumper tra shell portatestina e testina . Ponete attenzione ai pin sullo Shell ,che siano scevri da ossidazione e patine in genere: Il segnale in ballo è nell’ordine dei millivolt ,quindi suscettibile di alterazioni , rumori o falsi contatti se le connessioni non sono più che “pulite” . Provvedete al ripristino prima di montare la testina nel caso!

 

2 – Connessioni Testina

A seconda del costruttore , sarà possibile generalmente incontrare due “famiglie” di connessioni : Per colori o per lettere abbreviate ( LS – LG – RS – RG)

2.1 – Connessioni testina per colore

Moltisuoni - ADC

Sui colori ci sono poche parole da spendere : Si seguono parimenti i colori dei jumper abbinandoli ai pallini colorati presenti sulla testina . Nella foto una ADC  con cavetti troppo lunghi . Si nota il groviglio …. Una situazione se possibile da evitare !!

 

2.2 – Connessione testina per lettere abbreviate

Moltisuoni - Shure M75

Anche stavolta di difficile …. Basta tenere a mente il presente schemino qui sotto che svela il significato delle lettere alle quali si dovrà fare riferimento con i colori dei cavetti .

L -oppure- LS  (Left – Left Signal) = Segnale canale sinistro (Bianco)

LG – (Left Ground)  = Massa segnale canale sinistro

R -oppure- RS  (Right – Right Signal) = Segnale canale destro

RG – (Right Ground)  = Massa segnale destro

 

Malizie e curiosità

A volte  è possibile osservare la presenza di una piazzola la quale scherma alcune parti interne della testina , di norma più sensibili. Impiegando Jumper di buona qualità e lunghezza corretta non avrete mai problemi di sorta legati ai rumori captati . Se capita un forte ronzio di alternata quando riproducete un disco , dubitate del collegamento a massa nello shell rispetto al braccio (Cosa abbastanza usuale nei Thorens) o di entrambi non correttamente collegati alla massa dell’amplificatore : Se toccando con le dita il braccio o il portatestina , “modulate” il ronzio di alternata siete davanti a questa casistica .

 

3 – Casi particolari di Shell fuori standard “SME”

Shell Garrard - moltisuoni

L’argomento è per dare una dritta a chi si trova per le mani un giradischi con shell proprietario . Generalmente tipico dei britannici Garrard e BSR , e anche in qualche caso di  Philips . Nella foto sopra, a seconda del modello  , le connessioni cambiavano! Per venirne a capo , il mio consiglio è quello di “battere” con un tester i fili tra RCA e Shell … Individuando le giuste connessioni per sequenza logica . Fate sempre uno schemino per i riferimenti futuri!

Giradischi BSR - Moltisuoni

Termino  con un link ad un ottimo articolo redatto da Suono (FdS)  su come procedere alla -messa in opera- della testina e braccio, necessario per eseguire un corretto set-up del vostro giradischi e godervi i Vostri cari ed amati dischi!

 

Un caro saluto !!!

 

Andrea Moltisuoni

 

NOTA BENE:

I TESTI e LE FOTO PRESENTI SUL SITO SONO PROPRIETA’ INTELLETTUALE RISERVATA … Ogni utilizzo a sproposito sarà perseguibile secondo legislatura vigente.

 

Link per saperne di più sull’argomento:

 

http://www.atelierdelsuono.it/Suono/suo392_bracci.pdf

https://it.wikipedia.org/wiki/Giradischi

 

 

Disclaimer: Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001. Alcune immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione. L’autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno rimossi.

 

Pioneer PL 510

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Il Pioneer PL 510 è un giradischi di metà anni ’70 che si poneva come gamma medio-alta

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Presentato nel 1976 era un  gradino sotto all’allora top di gamma PL530 . Il cabinet è in truciolare rivestito con film vinilico tinta legno. Dotato di motore a trazione diretta e un buon braccio a S bilanciato staticamente ..particolarmente leggero  . Si presentava quindi sulla carta come un buon compagno di ascolti !

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Il mio esemplare non se la passava bene a livrea esteriore, la quale tende a sfogliarsi col passare degli anni….Difetto comune a quasi tutta la produzione di quel periodo in Pioneer.

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Analisi circuitale:

 

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Levate le viti che trattengono il fondo dell’apparecchio ,si accede alle parti elettriche e meccaniche del giradischi . Si notano principalmente due schede “attive” (l’alimentatore e la scheda di pilotaggio del motore) , più una terza che serve da “ponte” ai vari collegamenti elettrici. Fa piacere notare come il trasformatore sia montato su di un supporto flottante per minimizzare il rumore!

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L’alimentatore è un regolatore tipo “serie” a transistor + diodo zener…due le capacità di filtro, sono rispettivamente di 330uF e 100 uF…la tensione in uscita è di 18 volt continui.

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Per la scheda di gestione del motore brushless non vengono impiegati circuiti integrati ,ma solo transistor!

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Il funzionamento si basa sui rilevamenti di tre transistor ad effetto Hall posizionati nel motore in unione ad un oscillatore. Un varistor rileva la temperatura ambiente e mantiene la rotazione del piatto stabile al suo variare . Il controllo di velocità fine si ottiene modulando la tensione prodotta dagli avvolgimenti di “sensing” presenti nel motore assieme ai normali avvolgimenti di campo . Questo feedback fa si che il motore sia governabile stabilmente entro regimi di rotazione ben definiti.

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Sia la scheda di controllo ,sia il motore a trazione diretta sono costruiti dalla Pioneer

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Nelle versioni successive,questi due componenti cederanno il passo a motori con elettronica incorporata della Mitsumi : Ciò renderà di fatto impossibile tentare eventuali riparazioni in caso di avarie !

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Potrà anche capitare di  incontrare noie sul microswitch che commuta i 33/45 giri e sui potenziometri se la velocità di rotazione è inaccurata ! Viceversa se lo stroboscopio fa luce fioca, va sostituita la lampadinetta al neon con un’altra di pari dimensioni (oggi ne esistono anche di colori diversi dall’arancione) Eventuali avarie nella scheda motore sono abbastanza rare e si trovano i service manual in rete per potervi mettere mano.

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Il motore , solidale con il braccio ad S è montato su di un controtelaio flottante a molle smorzate (schema simile ai Thorens TD 160). Sul telaio vi è un cuscino di poliuretano : Se in pessime condizioni va sostituito con un ritaglio di schiuma poliuretanica! Le molle potrebbero avere gli smorzatori malconci e il poliuretano può anche qui risolvere il problema . Attenzione : Marcatevi  posizioni perché sono calibrate . Risultano più rigide vicino al motore e più morbide al lato braccio!

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Cabinet : restauro ed eventuali modifiche.

 

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La base del giradischi del Pioneer PL 510 è in plastica rigida di buon spessore .Quest’ultima si separa dalla cornice in legno mediante tramite 8 viti parker

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Il mobile in truciolare ha un rivestimento vinilico simil legno…con il passare del tempo questo si sbriciola!

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Conviene quindi ragionare se:

1 – Rivestirlo in vero legno (nel mio caso)

2 – Rifarlo Ex novo… in caso fosse deformato da umidità oppure recante segni del tempo profondi.

L’interno potrà essere eventualmente trattato con antirombo ,anche se non  ci sono da aspettars miracoli in termini di migliorie….

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Una interessante modifica è quella di sostituire il fondello di masonite ,con un idonea base in alluminio (4mm andrà benone) ,debitamente forata !

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Nella superfice interna si può prevedere un foglio di antirombo da minimizzare le risonanze. Per l’esterno una spruzzata in nero opaco donerà al tutto un  aspetto elegante !

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E’ buona cosa mantenere l’adesivo originale posto sul fondo dell’apparecchio  e riposizionarlo sulla nuova base.

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Nel mio caso ho mantenuto la cornice originale impiallacciando in vero noce la parte esterna , seguendo poi le normali operazioni di impregnazione, turapori e vernice trasparente finale.

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Testine e Shell portatestine

 

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In dotazione al Pioneer PL 510 c’è uno shell di alluminio coa corredo una testina Pioneer P110 . Nulla vieta di upgradare sia shell che fonorivelatore con qualcosa di più appropriato! Sempre nel mio caso specifico ho acquistato uno shell ortofon e una testina NOS  della americana Pickering ,modello V15

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L’impressione è quella che con un portatestina in lega il rapporto di bilanciatura delle masse braccio-testina sia un pelo più favorevole . Nulla vieta di fare tuttavia altri tipi di accostamenti sino ad arrivare al suono desiderato!

 

Un saluto….Andrea “Moltisuoni”

 


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I TESTI e LE FOTO PRESENTI SUL SITO SONO PROPRIETA’ INTELLETTUALE RISERVATA … Ogni utilizzo a sproposito sarà perseguibile secondo legislatura vigente.


Link per saperne di più sull’argomento:

 

http://www.vinylengine.com/pioneer pl 510

http://www.thevintageknob.org/pioneer-PL-510A.html


DISCLAIMER :

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna scadenza periodica . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001. Alcune immagini sono tratte da internet (ove dichiarato) : Se il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione. L’autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. I commenti dei lettori, sono soggetti a moderazione.

Fonorivelatori MM-MC

Moltisuoni testine giradischi -2

Introduzione:

 

Fonorivelatori MM-MC : (Ovvero: Moving Magnet – Magnete Mobile / Moving Coil – Bobina Mobile)  … Tutti sanno che la differenza consiste nel metodo in cui il movimento meccanico viene translato in segnale elettrico…Non voglio quindi aggiungere altra “acqua calda” a quella già inventata e di pagine su come suonano o quali siano le migliori v’è ne sono a centinaia sul web..La mia intenzione è quindi dare solo un piccolo contributo fotografico a quello che sono i due metodi principali di riproduzione fonografica (in realtà ci sarebbe anche un terzo metodo che fa uso di un cristallo piezoelettrico,ma date le sue scarse qualità ,riservate in genere a fonovalige e affini,ne trascuro qui la discussione). Ah….D’ora in avanti,anche per comodità di scrittura le chiamerò “testine”

Moltisuoni testine giradischi -1

Il motivo che mi spinge in questo piccolo articolo è l’aver tra le mani due testine che rendono bene visivamente l’idea di cosa significhi MM-MC….Si tratta di due fonorivelatori dei primi anni ’80 :

Moltisuoni testina ADC QLM II - 1

La prima,qui sopra su shell Thorens , è una MM , costruita dalla americana ADC : modello QLM II

Moltisuoni testina Pioneer MC 5 - 1

La seconda , su shell proprietario Pioneer, è una MC , costruita sempre dalla Nipponica Pioneer : Modello MC5 (sottolineo come l’avanguardia ingegneristica Pioneer aveva reso possibile anche nelle MC la sostituzione del gruppo stilo in caso di usura , caso raro in questo genere di testine) In pratica e detta alla veloce (per chi fosse a digiuno sull’argomento) , la puntina vibra coerentemente con i solchi presenti sul vinile quando è in riproduzione … Questa vibrazione , trasmessa dallo stilo deve essere convertita in un segnale elettrico da amplificare e pertanto entrano in gioco i due metodi principali : Nel caso dell MM raggiungerà un magnete ( o ,in taluni fonorivelatori,una coppia di magneti)

Moltisuoni testina ADC QLM II - 3

Moltisuoni ADC QLM II - 4

…oppure una coppia di minuscoli avvolgimenti nel caso delle MC

Moltisuoni fonorivelatori MM-MC Pioneer MC5- 2

Moltisuoni fonorivelatori MM-MC Pioneer MC5 - 3

Per funzionare , entrambe le testine necessitano sempre e comunque di un magnete permanente ( in genere si sceglie il neodimio , grazie alla sua densità di flusso) : Nel caso delle MM è solidale stilo (mentre gli avvolgimenti sono nella struttura del fonorivelatore) . Nel caso dell MC il magnete è incorporato con la struttura del fonorivelatore (e quindi inversamente ,gli avvolgimenti sono solidali allo stilo) .. in ogni caso , MM e MC si rifanno al modello fisico del generatore a magneti permanenti . Le tensioni in uscita (come immaginabile) solo molto basse ,nell’ordine dei milliVolt , pertanto necessitano entrambe di pre-amplificazione e debita equalizzazione (oggi lo standard universale è quello RIAA) da parte della catena a cui vengono connesse…Altra parentesi…nel caso delle MC è necessario quasi sempre un ulteriore amplificazione rispetto alle MM , pertanto si è soliti intraporre appositi trasformatori di step-up (perchè ottimi sotto il profilo segnale/rumore,ma costosi) , prima di entrare in un ingresso Phono … questo passaggio è necessario solo in quegli apparecchi che non dispongono della scelta fonorivelatore (generalmente una manopola sul frontale oppure se nel posteriore, un pulsante) . Questo comando oltre ad innalzare la sensibilità dello stadio phono , permette anche una corretta interfaccia capacitiva-resistiva … Sotto vi riporto un esempio di tale comando presente su un Luxman L-510 (foto da archivio internet)

moltisuoni Luxman L510

 

PRO E CONTRO (fino a pochi anni fà….)

 

Fonorivelatori MM : Economicità di acquisto , ha uscita elevata (nell’ordine dei 4 mV) che la rende sorda ad eventuali spurie e disturbi esterni,sostituzione economica dello stilo in caso di usura ,buona risposta in frequenza e separazione dei canali.

Fonorivelatori MC : Generalmente più costosa , suscettibile ad essere inficiata da disturbi esterni di natura elettromagnetica , con minor uscita utile (intorno ad 1 mV)  e molte volte con impossibilità di sostituzione stilo (oggi esistono però ditte che ri-stilano i fonorivelatori meritevoli qualitativamente,ma i costi sono molto elevati ) ,ha però dalla sua parte una maggiore fedeltà e separazione dei canali dovuta sostanzialmente ad una minor inerzia di movimento

Parlando al presente si può dire che esse oggi grossomodo si equivalgano. Le MM sono cresciute (grazie anche a tecniche e materiali migliori) come qualità sonica raggiungendo le MC. Quest’ultime in alcuni casi (Un esempio ad un prezzo ragionevole ne è la Denon DL 110) hanno tensioni di uscita quasi simili alle MM , non prevedono quindi l’uso di  Step-up o amplificatori con ingresso Phono dedicato MM-MC…pertanto la scelta ricade in definitiva su punti di vista e di ascolto che fanno preferire l’una rispetto all’altra .

 

Un caro saluto

 

Andrea Moltisuoni

 


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Per saperne di più sull’argomento :

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Testina_fonografica

 


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