Hornyphon Souveran 61

Devo essere sincero: Nutro una certa passione per questo confine….Dove la radio d’epoca si trasforma in apparecchiatura Hi-Fi mantenendo tuttavia canoni estetici tipici .

Questo sinto-radio era costruito da due ditte dell’Est Europa nei primi anni ’60 (Horny Radio e Verdik)  su licenza Philips , tecnicamente infatti  risulta identica alla Philips Premiere 61

La Souveran 61 è un imponente sintonizzatore supereterodina a 5 valvole con doppia sintonia contornata da un valido stadio finale dotato di due EL84 in single ended  . L’amplificatore a sua volta foraggia una coppia di ottimi bicono philips in alnico.

Non da meno , le molte soluzioni meccaniche per attuare tutte le funzioni di cui è dotato questo ricevitore (cito i cavi bowden tra tutti) valeva quindi  sicuramente la pena scriverci dietro qualcosa

 


 Hornyphon Souveran 61 : Progettazione elettronica e peculiarità meccaniche.

 

Lo stadio ricevente è tipico dell’epoca : Due i front-end separati per FM e OM – OL -OC . Nel primo la soluzione di accordo sintonia è a nucleo magnetico permeabile , mentre per le restanti gamme d’onda si ricorre al più classico condensatore variabile . Adeguatamente demoltiplicati , entrambi fanno capo ad un unico comando meccanico dove spicca la  presa di forza “mobile” azionata da un riinvio a cavo bowden posto sulla tastiera selettrice.

A seconda della gamma prescelta sulla tastiera, il cavo azionava due distinte pulegge spostandole assialmente . Questo permetteva di avere quindi due indici sulla scala parlante e un unico comando.

La sezione Fm concentra nella ECC 85 le funzioni di oscillatore e mixer-amplificatore AF accordato  .

Le sezioni OM-OL-OC invece sfruttano il collaudato trio formato dalle arcinote   ECH 81 – EF183 – EABC 80 in unione a convenienti stadi accordati L – C  selezionati dalla tastiera : La commutazione delle varie bobine sulla sezione AF avveniva mediante commutatori multivia azionati da cavi Bowden facenti capolino ai tasti di selezione.

L’antenna OM-OL-OC poteva essere selezionata tra Interna / Esterna  grazie a eleganti scelte meccaniche poteva essere ruotata per captare al meglio il segnale .

Coassialmente al comando di sintonia principale troviamo un controllo di “sintonia fine” seppur non sia corretto definirlo così . Permetteva di allineare l’antenna al segnale ricevuto discriminando i rumori nell’etere , senza dover ruotare la radio sul suo asse (come avveniva in passato) .

Inoltre una camma presente alla base del “Ferroceptor” azionava un deviatore che escludeva la ferrite interna in favore del dipolo esterno a seconda dell’uso.

Il tuner è arricchito da un occhio magico EM84 per avere una interfaccia uomo-macchina circa l’intensità del segnale ricevuto.

Una uscita pre-amplificata dava infine la possibilità di collegare un registratore a nastro per incidere le trasmissioni .

 

Stadio finale

Un classico della EL84 :  Single ended  ultralineare da circa 2,5 watt continui per canale .

Il trattamento di segnale è curiosamente insolito : Una sezione triodo di EABC 80 per il canale sinistro e una EBC 81 per il segnale destro (Che è copia conforme del triodo dentro la EABC 80) .

I controlli di tono sono asserviti in maniera mista :  Intervenendo sull’anello di controreazione dello stadio finale per quanto riguarda i toni bassi …

Per i toni toni acuti invece vengono apportate modifiche alla banda passante del segnale in ingresso , qua sotto riportato nei riquadri! Immancabile la presa fisiologica sulla corsa del volume per rendere corposo l’ascolto sui moderati volumi (riquadri rossi) . Degna di menzione la possibilità di escludere l’intervento dei controlli di tono con i tasti “Mixer bass / hohen”…Precursore del tasto “direct” di molti amplificatori odierni.

Il registro sonoro della radio poteva contare anche a 2+2 preselezioni a tastiera aventi funzione di esaltare un determinato programma musicale

Coassialmente al controllo volume , trova posto il comando “Balance” responsabile del bilanciamento .

Non poteva mancare anche qui la particolarità : Una rappresentazione ottica del bilanciamento.

Mosso da due carrucole  Bowden , l’alberino del potenziometro fa capo ad una ruota dentata su cui cremaliera un filtro ottico (retroilluminato ) a due colori divisi diagonalmente da un sottile profilo bianco  .

Questo permetteva un’idea visiva di quando gli amplificatori lavoravano equamente.

Gli altoparlanti (Philips AD3700) nella Hornyphon Souveran 61 sono appannaggio di molti appassionati di sistemi a valvole . Molto sensibili ,coprono egregiamente lo spettro audio con un brio piacevole . Hanno magnete in Alnico con diametro utile intorno ai 150mm : Permettono un ascolto equilibrato e qualitativamente appagante su ogni genere musicale!

Anomalie , noie e fastidi vari :

Prima di procedere oltre, vi ricordo sempre di porre la massima attenzione : Gli apparecchi valvolari “viaggiano” con tensioni interne elevate, prossime  in questa circostanza ai 300 Volt in corrente continua dunque potenzialmente letali per animali e persone . Prendete sempre tutte le distanze necessarie affinché non vi siano pericoli per Voi e i Vostri cari !!!!

Difficilmente una radio usata con più di mezzo secolo funzionerà bene …. Questa in mio possesso pativa diversi lustri di letargo in qualche scantinato Olandese ed era arrivata a me quasi distrutta causa imballo ridicolo.

i 3/4  delle le capacità (elettrolitiche e ceramiche) erano praticamente “defunte” o quando funzionanti ,in parecchia deriva nominale …..

Tra le altre , ho potuto  riscontrato l’anomala interruzione delle piste in molti potenziometri come da foto.

Casistica abbastanza rara, perché questi componenti solitamente patiscono solo il fermo-azione e generalmente anche i più ossidati con buona pazienza tornano a rivivere .

Sostituirli può essere un problema legato alle dimensioni dell’alberino  .Si trovano a fatica in giro come “n.o.s.”(Soprattutto oltre il valore di  500kΩ)

Altri fastidi venivano provocato gli zoccoli delle finali : Essendo “cotti” ed economici in sottile bachelite , tendevano a generare scariche tra i reofori .

Infine ,uno dei due riinvi a cordina era usurato: Si è pertanto reso necessario il cambio con una odierno cordino in Nylon da 1mm .

Le valvole presenti facevano ancora la loro parte , eccezion fatta per la EZ81 , la EABC 80 e l’occhio magico : Il giudizio del mio severissimo provavalvole -Mercurio- decretava come “stanco” il loro operato !

In totale quindi solo 3 tubi sostituiti e qualche lampadina …. Tutti contenti , nessun salasso al bilancio familiare !

Rivisto in parte il cablaggio interno, ho preferito rifare in RG174 tutti i transiti di segnale debole visto la fattura discutibile dei cavetti originali . Nell’ottica del riordino prevedete anche il cavo di rete . Un buon 3 x 0.75 garantisce sicurezza e ascolti maggiormente selettivi : La presa di terra aumenta il coefficiente di segnale ricevuto in antenna.

Le parti in ottone e le manopole ( Nel mio esemplare non originali benché carine esteticamente )  vanno ripulite dal sudiciume .

Merita la solita attenzione dedicata alla scala parlante : Spolveratela solo se potete , e fate attenzione pure all’acqua ! Le serigrafie se invecchiate o secche possono esser cancellate in un sol colpo!

Evito di parlare circa il restauro del mobile , essendo un argomento abbastanza complesso . Discorso differente se avete parenti o amici “impelagati” nella sfera della falegnameria  !

 


Considerazioni finali :

 

Un appassionato di radio d’epoca non avrà bisogno di sentirsi tessere lodi sulle potenzialità della Hornyphon Souveran 61 perché molto probabilmente le conoscerà da sè .

Queste poche righe sono rivolte a chi non ne ha mai posseduta una e si vuole levare lo sfizio perché incuriosito da quanto si vede o si legge in rete . Sono scoperte piacevoli! E’ vero non si possono magari definire del tutto Hi-Fi (almeno questa in particolare) ,ma il suono riprodotto è davvero gradevole . Difficile poter fare paragoni con oggetti odierni fatti di bassi roboanti e dinamiche compresse!

Questo genere di radio danno la possibilità di collegare apparecchi di moderna estrazione quali (Pc , lettori Mp3 ,cellulari) per sfruttare le proprie playlist musicali al solo impegno di costruirgli un cavetto di connessione ad hoc .

In particolare la Hornyphon 61 è succulenta per la presenza di comandi e caratteristiche  . Non per ultima la possibilità  (visto lo stadio finale stereo) di arricchirla eventualmente di un decoder Fm Stereo . l’ultima foto è dedicata alla “spazzatura” sostituita nel ripristino

 

Qui si conclude! Un caro saluto “estivo” !

Andrea Moltisuoni

 


 

NOTA BENE:

I TESTI e LE FOTO PRESENTI SUL SITO SONO PROPRIETA’ INTELLETTUALE RISERVATA … Ogni utilizzo a sproposito sarà perseguibile secondo legislatura vigente.

 


Link per saperne di più sull’argomento:

 

http://www.radiomuseum.org/r/hornyphon_souveraen_w671a_w_671_a.html

 

http://www.hifi-forum.de/viewthread-84-24716.html

 

http://www.radiomuseum.org/r/philips_premiere_61_b6a04a.html

 

http://ev.stiftswiese.at/web/1102_Philips/Philips_Premiere61.htm

 


Disclaimer: Questo blog non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001. Alcune immagini sono tratte da internet : se il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro rimozione. L’autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post e sono soggetti a moderazione!

 

Buon 1° Maggio !!!!

Un caloroso augurio di Buon 1° Maggio a tutti i lavoratori , con l’auspicio contemporaneo che in questa malandata Italia possano cambiare le cose anche per chi attualmente è in faticosa cerca di occupazione !

A. Moltisuoni

 

 

Per saperne di più circa la radio nelle due fotografie:

Produttore : Philips / Hornyphon 

Modello : Souveran 61 Stereo

 

Charlie Chaplin – Tempi Moderni (1936)

 

 

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Pioneer SA-508

Moltisuoni Pioneer SA-508

Per l’anno nuovo , apro con un classico dell’amplificazione giapponese  , collocabile nella lunga lista degli integrati Hi-Fi entry level . Il Pioneer SA-508 è l’austero debuttante nella famiglia  fluoroscan  . Il mio esemplare è  un “brutto anatroccolo” che nasconde al suo interno la possibilità di trasformarsi in cigno con pochissime modifiche (reversibili e poco costose) a breve descritte!

Moltisuoni - Pioneer SA-508 catalogo

 


 Introduzione al Pioneer SA-508 :

 

Dotato di funzioni basilari , ha quello che occorre per poterlo ammettere nel “calderone” degli integrati . L’economia di progetto ha comunque risparmiato quei componenti cruciali tipici di un amplificatore fatto bene : All’interno spicca  quindi un trasformatore ben dimensionato  , una sezione di filtro da 8000+8000 uF e transistor finali da 6A per ramo.

Moltisuoni Pioneer SA-508

Moltisuoni Pioneer SA-508

Il pannello frontale è di alluminio rettificato / spazzolato con spessore esiguo rispetto alle versioni costose (infatti ha solo il bordo del lato superiore da 4mm,ma il resto è tutto da 2mm)

Moltisuoni Pioneer SA508

Le manopole di alluminio hanno all’interno un anima di plastica per renderle solide al tatto . Sotto una comparazione tra quelle del SA-508  e quelle riprese dal pieno del SA-8500

Moltisuoni Pioneer SA508

Il telaio è in lamiera zincata di buon spessore : Annovera la possibilità di levare il fondello permettendo l’accesso al circuito stampato in caso di riparazioni .

Moltisuoni Pioneer SA-508

In passato anche negli oggetti economici vi era la coscienza di poterli riparare e tenere in vita al contrario di quanto si costruisce oggi!

Moltisuoni Pioneer SA508

Frutto dell’economia , la circuitazione è molto semplice ed è raggruppabile in 4 blocchi attivi : Alimentatore , stadio phono , amplificatore e vu-meter . Se una volta poteva sembrare spartano , ai giorni d’oggi è dogma progettuale di apparecchi costosi . Lo schema a blocchi qua sotto illustra  i vari stadi del Pioneer SA-508 .

Moltisuoni - Pioneer Sa508 schema a blocchi

I controlli di tono e il filtro subsonico in questo ampli sono passivi ed implementati dell’anello di controreazione dello stadio finale (Evidenziato nel quadrato rosso) evitando quindi rumore e degrado aggiuntivi , una eleganza progetturale usata spesso in elettroniche di  pregio ( Luxman ad esempio Con la serie L 510 -530 – 550 ).

Moltisuoni Pioneer SA-508

I 25 watt nominali garantiscono un corretto ascolto senza doversi preoccupare più di tanto per i diffusori  ad esso collegati . Tranne alcune eccezioni , il Pioneer SA-508 è in grado di pilotare correttamente il 90% delle casse in circolazione , da 4 a 16 Ohm . Sotto le specifiche di casa madre (negli stati uniti il “508” era venduto con la dicitura commerciale  SA5800)

moltisuoni - pioneer SA508 specification

 

Moltisuoni Pioneer SA-508

 


Cosa migliorare nel Pioneer SA-508 ?

 

moltisuoni - Pioneer SA-508

Preciso che non è mia intenzione stravolgere l’apparecchio . Detto ciò  , gli interventi proposti modificano solo alcune scelte circuitali che per mero marketing sono state poste  . Quello che andrò a proporre , seppur nella sua semplicità, è comunque rivolto alle persone che possiedono una familiarità con tali circuitazioni. Di conseguenza ognuno deciderà cosa fare (e cosa non fare) sotto la propria responsabilità ed arbitrio   .

Mi raccomando,sempre attenzione ad apparecchio aperto !

Moltisuoni Pioneer SA-508

 


1° Modifica :

 

Stadio alimentatore

In parallelo ad ogni diodo del ponte ,si aggiunge un condensatore in mylar da 1,5nF . Serviranno a smorzare i rumori di commutazione quando la tensione alternata viene raddrizzata in continua. Vanno bene anche quelli ceramici se non c’è il mylar. La loro tensione nominale deve essere di 100V

Moltisuoni Pioneer SA508

Gli elettrolitici di filtro sono già ben dimensionati di loro . Verrà utile  dotarli solo di un bypass … In ragione di ciò si mette in parallelo una coppia di condensatori al poliestere da 0,1uF / 100V.

Moltisuoni Pioneer SA-508

In questo stadio trova posto il regolatore delle tensioni di “servizio” (foraggia il pre-phono e il preamplificatore) : Opportuno aumentare leggermente la capacità  al valore di 470 uF /63V : Questa attenzione contribuisce a “limare” ulteriormente il ripple con vantaggio sul rapporto segnale/rumore.

 

2° Modifica :

 

Loudness

Curiosando lo schema elettrico nel “service manual” si evince che il deviatore in questione inserisce solo un filtro passa-basso sulla presa intermedia del potenziometro . A moderati volumi di riproduzione l’audio risulta dunque eccessivamente ricco solo di basse frequenze .

moltisuoni-loudness

L’aggiunta di una rete R-C (in foto) permette di aggirare il problema. Attenzione ai valori e soprattutto a non invertire i canali , diversamente metterete in MONO l’apparecchio entro una certa corsa del potenziometro . I condensatori impiegati dovranno essere tassativamente al poliestere .

Moltisuoni Pioneer SA508

Abbiate cura inoltre di scollegare  i due condensatori da 120pF che limitano l’estremo acuto  . La cosa migliore è sollevarli da un reoforo e lasciarli li in loco …. Potrete poi ripristinarli come e quando volete senza problemi !

Moltisuoni Pioneer SA-508

Se non siete fanatici del “loudness”  potete evitare questo passaggio!

 

3° Modifica :

Qualità componentistica sul segnale

 

moltisuoni pioneer sa508 condensatori

Senza accendere un mutuo , si può avere un buon miglioramento sonico sostituendo le piccole capacità elettrolitiche ( 0.1 – 0.47 – 2.2 uF ) interessate dal  segnale , con altrettanta componentistica in poliestere!

moltisuoni - pioneer SA-508 - elettrolitici

Moltisuoni Pioneer SA508

Ne risulterà un miglior dettaglio in tutta la banda passante e il maggior beneficiario di tal upgrade sarà  lo stadio Phono . A riguardo  prestate attenzione al flat cable :  Non sopporta l’essere strapazzato più di un tot …

Moltisuoni - Pioneer SA-508 - stadio phono

4° Modifica :

 

Schermatura scheda Phono e Ingressi linea

Una graziosa miglioria consiste nel creare la schermatura lato piste per minimizzare ogni possibile interferenza spuria .

Il lato piste del circuito rimane esposto alla griglia superiore e tende nel tempo a ricoprirsi di polvere. Un ritaglio di rame (circa 100×80 mm) distanziato circa 10mm dalle piste risulterà perfetto!

Moltisuoni Pioneer SA-508

Lo schermo si collegherà al telaio (gnd) dell’amplificatore avendo cura di utilizzare dei cubetti di neoprene bi-adesivo per garantire la stabilità meccanica!

Moltisuoni Pioneer SA-508

A lavoro ultimato dona una gradevole estetica nel contrasto con il nero della griglia.

 


 Controlli e verifiche:

 

Pur se tutto funziona , è sempre utile dare un’occhiata alla corrente di riposo per evitare brutte sorprese . Nel Pioneer SA508 il bias è fisso : La tensione ai capi del test point  >TP 1-2 e 3-4< deve essere compresa nella forbice tra  4 e 35 milliVolt  ! Questo dopo aver acceso  l’apparecchio da almeno 10 minuti a volume  a zero per poter stabilizzare le derive termiche , con un carico da 8Ω collegato ai morsetti diffusori  .

Moltisuoni - Pioneer SA-508 - idle current

E da considerarsi normale una certa differenza sui valori letti tra canale destro e canale sinistro come da foto sopra e sotto … Questo “gap” è dovuto al  ß dei transistor finali.

Moltisuoni Pioneer SA-508

Fate attenzione : La temperatura ambiente della Vostra stanza  e gli eventuali sbalzi termici dovuti a finestre aperte o condizionatori condizionano la lettura e possono essere la variabile capace di rendere altalenante la lettura !

Moltisuoni Pioneer SA-508

Se il valore letto  fosse inferiore ai 4 mV occorre tagliare il ponticello in foto  per inserire una resistenza atta a “sollevare” la tensione nei finali . Questa necessità  la avvertite  sotto forma di una distorsione crescente  a basso volume che tende a strappare il segnale !

Moltisuoni Pioneer SA-508

Se viceversa la lettura eccede (nell’ordine di un 30-50%)  oltre i 35mV indicati nel service manual , vanno controllati valori Hfe dei driver Q107-108-109-110  passibili di qualche anomalia e stessa attenzione sarà posta sui  i pre-driver Q105 e Q106  e diodi di rilevazione sul dissipatore  . Tale avaria è generalmente  subdola perché tutto sembra funzionare  normalmente . Potete accorgervi di questa problematica se fate caso ad una eccessiva mole  di temperatura dissipata  senza amplificare nulla.

Moltisuoni Pioneer SA-508

Un altro controllo guarda la taratura del  vu-meter . Questo display è di tipo termoionico a bassa tensione . Viene pilotato da una serie di comparatori per canale (Tanti quanti sono i segmenti da accendere) preceduto da un compressore costruito attorno all’integrato TA7318P . Di suo , la scheda , ha un piccolo trasformatore per l’accensione dei filamenti .

Moltisuoni Pioneer SA-508

Moltisuoni - Pioneer SA-508

Moltisuoni Pioneer SA-508

La verifica consiste nell’applicare un segnale da 1Khz all’ingresso destro e sinistro (per convenzione su AUX)  . Alle uscite diffusori va connesso un carico fittizio da 8 ohm . Dando volume si dovrà arrivare a leggere una tensione alternata di 9 volt sul carico ; Fatto questo si tarano i due trimmer fino a far illuminare i segmenti relativi alla potenza di 10 Watt  . Se faticano a tenere la taratura , rimpiazzateli!

Moltisuoni Pioneer SA-508

Questa operazione completa la “messa a punto” del vu-meter come da dettami del service manual. Pulite e disossidate i potenziometri , i commutatori e la presa cuffia al bisogno!

Moltisuoni Pioneer SA-508

Finisco con un’attenzione spesso tralasciata : Il settaggio della tensione di rete : Quasi tutte le elettroniche del secolo scorso hanno a bordo il cambio tensioni impostato di default sul valore di 220Volt nel nostro territorio . Dal 1993 in poi  l’Enel  ha gradualmente innalzato la tensione , dagli storici 217-223 V agli attuali 227-235V a seconda della regione in cui si vive , pertanto è corretto ripristinare la tolleranza su tale tensione . Per mettere in pratica quanto sopra , dovrete spostare ( A spina disconnessa ) un fusibile internamente dalla sede 220V a quella 240V come in foto . Il valore rimane sempre lo stesso!

Moltisuoni Pioneer SA508


 Pulizia del frontale in alluminio

 

Moltisuoni Pioneer SA-508

Moltisuoni Pioneer SA-508

In queste circostanze uno sgrassatore (che profuma di sapone marsigliese) è utile a levare il grosso del sudiciume , passando poi ad un successivo risciacquo in acqua calda .  Vale sempre il consiglio di fare una prova sulle serigrafie nascoste per evitare brutte sorprese dovute a inchiostri deboli . La scritta sul selettore di funzioni (N° di serie del frontale ) viene comoda allo scopo !

Moltisuoni Pioneer SA-508

Se  presenti righine o macchioline superficiali , si procedere ad una successiva lucidatura … Scordatevi di eliminarle : La superficie è rettificata dunque non arriverete mai manualmente a tal grado di finitura . Accontentatevi di renderle meno visibili senza farsene una malattia !

Moltisuoni Pioneer SA-508

Per attuare la lucidatura , si utilizza un abrasivo fine per vetri (ma può comunque venire utile anche un buon polish di finizione da carrozzerie, applicandolo con un tampone di cotone … Scegliete tagli fini con grana >5000)  . Un particolare è importante : Nel lucidare seguite sempre la direzione delle linee di rettifica , diversamente andrete a creare graffi ulteriori al frontale!

Moltisuoni Pioneer SA-508

Moltisuoni Pioneer SA-508

Per comodità , consiglio di togliere le guide dei selettori e il filtro blu del display ; Questo accorgimento  permette di non avere residui di abrasivo negli interstizi e semplifica il lavoro. Tutto ciò che avrete levato si ripristina con un velo di bostik trasparente.

Moltisuoni Pioneer SA-508

Le manopole ricevono la stessa procedura di pulizia con sgrassatore , utilizzando una spazzolina per raggiungere tutti gli spazi angusti di smussi e spigoli e bassifondi .

Moltisuoni Pioneer SA-508 - manopole

Moltisuoni - Pioneer SA-508 - frontale lucido

Il frontale a lavoro ultimato , rimane di una lucentezza imbarazzante; Dispiace fin metterci le mani per utilizzare i vari comandi…. 🙂

 


Prima e dopo:

 

Se l’avete ascoltato un po’ di tempo in formazione originale, noterete dopo le modifiche , un suono meno sbracato e più preciso , (nulla di eclatante per carità) che sulla distanza di ascolto fa la differenza  . Il loudness (se lo utilizzate) ora funziona dome dovrebbe e compensa la naturale carenza logaritmica dell’orecchio . Tutto sommato pur essendo un entry level senza troppe pretese , lo si può utilizzare in abbinamento ad elettroniche d’ interesse con una certa libidine .  Considerate che a livello di ingressi di linea , vi collegate direttamente allo stadio finale ,cosa non da poco in questa fascia di prezzo!

 

Alla prossima egregi !

 

Andrea Moltisuoni

 


 

NOTA BENE:

I TESTI e LE FOTO PRESENTI SUL SITO SONO PROPRIETA’ INTELLETTUALE RISERVATA … Ogni utilizzo a sproposito sarà perseguibile secondo legislatura vigente.

 

 

Link per saperne di più sull’argomento:

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Pioneer

https://www.hifiengine.com/manual_library/pioneer/sa-508.shtml

http://www.radiomuseum.org/r/pioneer_stereo_amplifier_sa_508.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Standard_elettrici_nel_mondo

https://en.wikipedia.org/wiki/Vacuum_fluorescent_display

https://it.wikipedia.org/wiki/Bassissima_tensione

 

 

Disclaimer: Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001. Alcune immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione. L’autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno rimossi.

 

 

 

Buon 2017!!!

Moltisuoni - Pioneer SA7800

Egregi Signori , a cavallo delle ultime ore del Duemilasedici , vi auguro di iniziare il nuovo Anno con tanti bei progettini uniti ad altrettanta Serenità …….

Moltisuoni - Pioneer TX7800

 

BUON 2017!!! … e … BUON CENONE !!!!!!

Andrea Moltisuoni

Moltisuoni - Buon 2017!!! - Stracotto al vino

Acquolina o semplice curiosità di provare un piatto diverso ? Ricetta dello stracotto al vino rosso qua sotto :

https://www.vinook.it/cucina-e-vino/vino-rosso-in-cucina/stracotto-al-vino-rosso.asp

 

 

 

 

 

Augusta Stereo Tuner 740

 

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 27

Passate le agoniate ferie estive ci si ritrova a Settembre !!! Si  torna presto sui banchi di scuola e …. sui banchi di laboratorio!

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 26

Sul banco , oggi è  il momento di questo Augusta stereo tuner 740 .

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 9

Pensato espressamente come complemento all’amplificatore Augusta 240 ( http://moltisuoni.altervista.org/tag/augusta-240/ ) anche questa realizzazione Trentina ha peculiarità e soluzioni  originali pur in un contesto marcatamente economico .

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 11

La caratteristica di avere una sola gamma di ricezione (FM)  è un’altra scelta progettuale che denota la volontà di un prodotto ben fatto a prescindere dal costo finale contenuto.

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 29

Il frontale , oltre alla scenografica quanto originale scala parlante verde, ospita i comandi per l’accensione , AFC , muting e selettore Stereo/Mono . Le manopole sono di plastica verniciata…. un sacrificio a vantaggio della qualità posta in altre parti.

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 8

Sul retro spartano , trova posto l’ingresso a 75 Ohm per antenna esterna e uscita audio (Standard DIN) con la possibilità di inserire o meno ,un’attenuatore sul percorso segnale.

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 12

Al solito , razionalità e pulizia di esecuzione regnano sovrane nonostante la classe economica del prodotto ….

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 13

La prima caratteristica che non passa inosservata è il modulo tuner “all-in-one” della  Lares , al quale fanno capo tutte le funzioni sopra descritte . Del tutto similare ad un comune tuner TV , assolve tutte le funzioni richieste ad un moderno sintonizzatore supereterodina Hi-Fi … Decodifica stereo compresa!

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 14

 Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 19

40 anni fa era una vera e propria novità d’avanguardia oltre a rappresentare una certa innovazione nel modo di progettare una radio . L’utilizzo di circuiti a diodi varicap permettono precise sintonie  e una certa libertà costruttiva non avendo il vincolo del condesatore variabile . Di fatto , il circuito stampato ospita solamente un certo numero di componenti relegati principalmente all’alimentazione , sintonia e deenfasi del segnale .  Gli unici trimmer presenti sullo stampato servono per  : Sensibilità di aggancio AFC , fondo scala strumentino S-Meter , il “centraggio” della sintonia rispetto alla scala parlante e per ultimo , la soglia d’intervento del muting.

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 16

La sezione di alimentazione impiega curiosamente  un circuito integrato per stabilizzare la tensione

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 17

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 3

Il modulo Lares, possiede al suo interno  il decoder FM stereo , pertanto propone in uscita , un segnale  stereofonico al quale va applicata solamente la giusta deenfasi!

DEENFASI 50 uSec - MOLTISUONI

La sintonia fa fido tramite il potenziometro demoltiplicato! In fronte ad esso si trova il circuito stampato ospitante le 3 lampadine di illuminazione

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 20

 

Qualche modifica …. ? …. Si , grazie!!!

 

Senza stravolgere l’economicità , è tuttavia possibile apportare qualche piccola miglioria sul piano acustico – funzionale, senza spese eccessive  . Prima fra tutte quelle consigliate : I due condensatori di disaccoppiamento sul segnale audio da 10 uF ; Sicuramente un ottimo beneficio è passare al poliestere, di pari valore!

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 25

Le dimensioni in gioco non permettono il montaggio “lato componenti” , pertanto una volta levato il fondello dell’apparecchio dovrete farceli stare dal “lato rame”.

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 2

Sempre in tema di condensatori,  un’altra miglioria è intervenire sul filtraggio dell’alimentatore . Il passaggio a 680uF  con bassa ESR porta un beneficio in termini di ripple residuo . Altrettanto consigliato è dotare il regolatore di un dissipatore . A regime di funzionamento risulta piuttosto caldo ! Può essere conveniente sostituire il potenziometro  della sintonia con qualcosa di più recente . Nella giostra dei controlli includete anche i trimmer…Se “traballano” nel tenere le tarature , cambiateli con altrettanti di pari valore , nuovi!

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 4

Conclusioni sul finire…..

Senza spenderci grosse parole , l’Augusta stereo tuner 740 è un prodotto onesto , funziona bene e riceve con brio tutte le stazioni , mantenendo allo stesso tempo  una buona selettività . Ottimo se accoppiato col suo amplificatore Augusta 240 , ma altrettanto valido inserito in una catena audio qualsiasi . Sulle varie piattaforme “on-line” lo si trova di solito a prezzi stracciatissimi …. Sarà un’ulteriore occasione (Semmai fosse il caso) per accertarsi della bontà di un prodotto tutto italiano 🙂 .

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 7

Augusta stereo tuner 740 - Moltisuoni 5

 

Alla prossima……tanti cari saluti da Moltisuoni !!!

 


NOTA BENE:

I TESTI e LE FOTO PRESENTI SUL SITO SONO PROPRIETA’ INTELLETTUALE RISERVATA … Ogni utilizzo a sproposito sarà perseguibile secondo legislatura vigente.


 

Link per saperne di più sull’argomento:

 

http://scuoladigiornalismo.blogspot.it/2010/07/cera-una-volta-la-lares.html

 


 

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Mivar Lero UCM 601 (Buon 2 Giugno)

festa-repubblica-2-giugno

In occasione del settantesimo anno della Repubblica Italiana  ,  Moltisuoni decide di onorare tale importante ricorrenza a modo suo con uno storico marchio Italiano !

moltisuoni - mivar delo ucm 601/2

La radio  Lero UCM 601 fu prodotta dalla ditta VAR  di Abbiategrasso , meglio poi conosciuta da tutti come MIVAR ( MI-lano Vichi Apparecchi Radio )  nel 1959 . Dispone di FM / AM e banda VHF per la ricezione dell’audio tv ( Ad oggi , con le trasmissioni in digitale è purtroppo muta ) . Si aggiunge  la comoda possibilita’ di collegare una sorgente esterna quale un giradischi ( Con testina piezo ) o un registratore a nastro.

Abbiategrasso alla Mivar Carlo Vichi con i cc. - Fotografo: Borsotti
Carlo Vichi – Fotografo: Borsotti

Il signor Carlo Vichi , vulcanico imprenditore ha prodotto e costruito ( Per chi non lo sapesse ) il 30 % degli apparecchi tv che gli italiani avevano in casa prima dell’avvento ( O piaga?) della tecnologia LCD e sforno’ in gran numero tutta una serie di apparecchi radio di pregevole fattura . Ho ritenuto quindi corretto festeggiare questo 2 Giugno con un prodotto concepito da un azienda che ha tutto da insegnare al nostro tempo odierno .  Le immagini sono del mio esemplare , ritrovato e restaurato , con qualche breve consiglio per una fruizione moderna  .

 

Mivar Lero UCM 601

 

ATTENZIONE : Gli apparecchi a valvole lavorano con tensioni continue nell’ordine dei 250-300V , pertanto se non siete esperti o non avete dimestichezza con le circuitazioni a tubi , evitate di metterci le mani .Non mettetevi mai in situazioni di pericolo , ragionateci prima !!

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E’ interessante notare la  razionale disposizione di tutto il telaio , che ospita anche  l’altoparlante per risultare agevole nelle operazioni di riparazione . Lo chassis si inserisce stabilmente nel mobile grazie a spine di centraggio . Due viti M4 trattengono infine il tutto in maniera definitiva .

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La polverosa coltre del “tempo poco galantuomo”

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Il Facon di livellamento non tradisce la sua vocazione 😀 😀

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Il foglietto sotto lo chassis e’ lo schema elettrico della radio, da avere per future referenze a portata di mano.

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La famosa levetta che attuava il passaggio dalla gamma FM alla banda VHF  della portante audio  TV , permettendo cosi’ la ricezione di musica o parlato E’ montata a stretto ridosso della sezione tuner costituita dalla ECC85 L’ adesivo sul mobile ricordava di controllare sempre la corretta posizione , perche’ se posta a meta’ della sua corsa rendeva l’apparecchio impossibilitato a ricevere .

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Utilizzo con sorgenti esterne

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Per semplificazione viene fatto uso di un autotrasformatore di alimentazione in questa radio, pertanto non esiste isolamento galvanico dalla rete . Ne consegue che il telaio sia sempre giocoforza interessato al potenziale di rete . Per poter connettere senza rischio di scosse o danneggiamenti  una sorgente esterna avete sostanzialmente a disposizione due possibili vie : La prima (Come chiaramente indicato nel retro dell’apparecchio) e’ interporre un trasformatore d’isolamento 220-220.

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La seconda invece prende in considerazione l’utilizzo di un piccolo trasformatore audio d’interstadio (In questa  circostanza  ho utilizzato quello usato nelle piastre a cassette per modulare lo stadio “record” ) .

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Questa seconda opzione ha il vantaggio , di poter essere direttamente integrata nella radio visto le ridotte dimensioni , senza turbarne l’estetica . Come da foto sotto , se non lo utilizzate vi “beccate” la fase di rete direttamente nella sorgente (il bulbetto al neon vi avvisa) !! Le odierne delicate elettroniche potrebbero uscirne -offese- da tale “spiffero” di rete 😉

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Rimarrete stupiti dalla piacevole qualita’ di riproduzione ; Merito sicuramente della UL84  , ma anche dell’altoparlante in alnico di buona qualita’ . Scoprirete come 2 watt  sappiano fare la voce grossa  🙂

 

Un caro saluto a tutti …. Andrea Moltisuoni

 


 

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Link per saperne di piu’ sull’argomento:

 

 

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Mivar

 

http://www.mivar.it/

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Vichi

 


 

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Steelphon Phantom

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Ritorniamo a parlare di valvole con lo Steelphon Phantom! Una testata realizzata in Italia dall’ingegner Ferrarotti , prodotto maturo con carattere distintive e prerogative tali da non renderla obsoleta nella distanza di 45 anni dal debutto .

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Un mio caro amico è riuscito a rintracciarne uno Steelphon Phantom fermo da almeno 20/25 anni in qualche scantinato genovese . La mossa  era capire in che condizioni versasse . Ci vediamo quindi un pomeriggio di questo febbraio e me lo porto a casa!

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Il Phantom è una “testata” tutta valvolare , dotata  di :  Riverbero , vibrato e distorsore. Possiede due coppie di canali di cui uno prioritario (Channel 1) in termini di pulizia sonora . Il cuore dello stadio finale fa cardine su un brioso quartetto di  EL84 in push pull parallelo , per una potenza nominale di oltre 30 Watt

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Qui nella loro livrea fresca di letargo! Al suo interno ogni stadio è a sè stante , cablato manualmente utilizzando già cavi di qualità (in silicone) . Il notevole peso da oltre 13kg  rende giustizia alla  qualità costruttiva, specialmente per quanto concerne il dimensionamento dei trasformatori

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E’ corretto valutare lo Steelphon Phantom  come alternativa abbordabile ai mostri sacri statunitensi, quindi con un occhio alla qualità e sempre uno al portafogli in piena austerity anni ’70  . Ma nonostante i compromessi ha parecchia stoffa da vendere  …..

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I condensatori di filtro sono in perdità ( I Facon non si smentiscono mai) mentre nel fondo dell’apparecchio si fanno sentire gli anni di fermo : L’ossidazione in certi punti ha raggiunto anche gli zoccoli delle finali . Non sono cose drammatiche…Molti apparecchi con 45 anni presentano bene o male queste problematiche .

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Principio di funzionamento:

 

Prenderò come riferimento lo schema dello Steelphon Pioneer (Trovato in rete e ridisegnato da un certo sig. Valmer che ringrazio per il suo lavoro) essendo grossomodo identico allo Steelphon Phantom eccezion fatta per alcuni particolari minori.

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I doppi (2+2 parelleli) canali d’ingresso fanno capo ad altrettanti identici stadi di segnale ,completi del controllo bassi/acuti/bright (Quest’ultimo ne esalta l’estremo acuto del segnale)  costruiti attorno a due triodi ECC83 . Sotto una delle due schede prima e dopo la cura

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L’uscita della coppia di preampli fa poi capo rispettivamente : Per il –channel1- Al riverbero con la possibilità di esclusione tramite un deviatore bypass per avere una sorta di canale prioritario. Per il –channel 2- : Al circuito distorsore (BEND) disinseribile anche qui mediante un deviatore . La differenza rispetto al canale prioritario  consiste nell’essere vincolato  al riverbero / vibrato in maniera permanente ; Infatti solo l’attenuazione del relativo potenziometro esclude totalmente gli effetti . Le uscite di questi stadi , (Riverbero + vibrato e distorsore) fanno finalmente il loro ingresso  nell’amplificatore finale ; Qui un quartetto di EL 84 pilotate dal driver/sfasatore ECC81 su schema Williamson, riversa oltre 30 watt nominali nel trasformatore d’uscita .

 


Il riverbero / vibrato : Come funziona…..

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E’ impiegata una unità a molle costruita dalla statunitense Hammond . Sfrutta il principio della trasmissione meccanico-sonora prodotta da due avvolgimenti (Uno trasmittente e uno ricevente) correlati l’uno all’altro per l’appunto da lunghe molle .

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L’avvolgimento trasmettitore è pilotato da uno stadio di “potenza” basato sul triodo-pentodo ECL86 . Una volta applicato il segnale , il trasduttore  mette in risonanza le molle presenti al suo capo.

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Questa risonanza viene  captata dall’avvolgimento “ricevente” e tal segnale viene amplificato da una ECC83. A mezzo di un potenziometro si dosa l’applicazione sul segnale esistente creando quindi un eco/riverbero nel suono originario.

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A costola vi è il “vibrato” . Questo effetto -per i non addetti ai lavori- è una funzione di attenuazione/esaltazione periodica dell’ampiezza nel segnale . Si ottiene variando il guadagno di uno stadio amplificatore tramite una fotoresistenza (LDR) ed una lampadina in una camera oscura . La lampadina viene pilotata da un oscillatore che cadenzia più o meno velocemente il suo lampeggiare . l’LDR  di conseguenza varia la sua resistenza interna su questo andamento , modulando l’anello di guadagno . L’intervento del vibrato può essere  gestito in remoto con un pedale .

presa vibrato steelphon phantom - moltisuoni

 

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Un paio di controlli passivi definiscono la velocità e la profondità del segnale modulato .


Il “distorsore” :

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Due diodi, uno per semionda , tosano brutalmente il segnale  nella maglia amplificatrice della ECC83 donando un suono “saturato”.  Una serie di filtri passa alto provvedono a rendere più marcato l’effetto .La scheda “BEND”  condivide l’amplificazione del riverbero…Qua sopra la potete osservare nel bel mezzo del “refurbishment”

 


Cosa e come ripristinare:

 

La dovuta raccomandazione :

I valvolari hanno tensioni interne molto elevate (>450 volt) potenzialmente letali per animali e persone. In ragione di ciò modifiche ,riparazioni,controlli e quanto di altro devono essere messi in pratica solo da chi ha una solida conoscenza dell’argomento.

Siate sempre obiettivi verso Voi stessi prima di procedere…

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In via preliminare si controlleranno nello Steelphon Phantom tutte le valvole (a mezzo provavalvole) annotando le varie posizioni delle medesime , soprattutto delle finali.

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Seconda operazione: il controllo dei due trasformatori .In quello di alimentazione si  verificano le tensioni presenti ai secondari ( 300  volt anodica  – 40 volt bias – 6,5 volt per i filamenti).

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Per tutti questi valori osservare un 10-15% di scarto ± rispetto allo schema è cosa normale. A riguardo ,sul trafo d’uscita si verificano le impedenze primario/secondario mediante un multimetro ( 5+5 Kohm sull’avvolgimento primario – 6 ohm sul secondario … circa) .

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Avendo la certezza di funzionamento nei trasformatori è lecito procedere oltre. Si inizia a verificare (ed eventualmente sostituire) i condensatori elettrolitici stanchi , estendendo il controllo anche a tutte le capacità ceramiche o poly-ceramiche  . Il rimpiazzo con equivalenti in poliestere è doveroso se ambite ad avere una testata performante e affidabile!

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Per gli elettrolitici solo marche note …Elna, Nippon Chemicon, Rubycon, Sanyo!

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Per quello che riguarda l’alimentatore è conveniente sostituire i 4 diodi “anodici” con un ponte per meglio sopperire al numero di condensatori da caricare.

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Stessa sorte per il diodo adibito al bias delle le finali….un moderno 1N4007 con un piccolo condensatore in parallelo (Atto a smorzare le commutazioni) sarà garanzia di una tensione negativa stabile .

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Nello schema avrete notato che i voltaggi riguardanti le varie schede vengono ricavati in cascata da un certo numero di pi-greco resistivi. Verificate quindi che tali resistori siano in buona efficienza . Utile prevedere l’aumento  dello scambio convettivo di quelle soggette a maggior dissipazione…

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Le quattro capacità anodiche di livello  dovranno avere tensione nominale di 400 volt . Si parla invece di 500Volt nominali per il condensatore a valle del ponte raddrizzatore : Quando l’apparecchio è in stand-by , risulta essere l’unico sempre interessato dalla tensione anodica e si becca circa 460 volt a vuoto. L’utilizzo di due capacità in parallelo da 250 volt lavoro ,abbinate ad altrettanti resistori di bilanciamento risulta la soluzione più idonea  nel primo grossolano livellamento…Ricordatevi sempre che in serie le capacità  si dimezzano !!

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Il condensatore al poliestere in parallelo al secondario dovrà avere valore di 0.33uF e almeno 630volt lavoro,il suo scopo è sopprimere i residui transienti e commutazioni provenienti dalla linea elettrica.

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Merita una verifica funzionale  anche  il “fotocoupler” del riverbero/vibrato .  Una tensione di circa 65/70 volt continui deve far accendere brillantemente il bulbetto al neon senza incertezze.

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Appurato il  funzionamento si ripristina la schermatura della camera oscura . A questo punto è doveroso  spendere un paio di parole sui reostati  / trimmer : Se in buone condizioni (Non ossidati o rovinati) lasciateli in loco pulendoli solo con del pulisci-contatti in unione ad una soffiata d’aria compressa .

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Sono elementi oggi di scarsa reperibilità , per valore resistivo e per potenza dissipata  .Quelli presenti sopportano 2,5 watt e sono in filo  avvolto … Un trimmer in cermet sopporta al massimo ½ watt e le conseguenze si immaginano . Se fossero compromessi cercate di trovarne altrettanti similari estendendo le ricerche ai rari ex-riparatori TV in zona . Nei vecchi tv a tubo erano spesso impiegati nella deflessione

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Terminato il controllo delle varie schede si passa ai potenziometri e ai jack d’ingresso . Disossidate e ripristinate i primi … Qualora le condizioni non permettano un decoroso ripristino , procedete con i componenti nuovi !

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Concludo con la sospensione a molla del riverbero. Bisogna accertarsi esse siano in buone condizioni e non snervate : Hanno una funzione antagonista e soprattutto disaccoppiano dai rumori captati che innescherebbero effetti larsen.

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Consigliabile fissare i cavetti  dell’unità Hammond, per evitare che alcune vibrazioni possano invalidare le saldature nei collegamenti.

moltisuoni - steelphon phantom 033

 


Upgrade consigliati :

 

Gli zoccoli Noval  sono i primi componenti che possono creare falsi contatti. Nel caso siano snervati dal tempo o dal calore vanno sostituiti con altrettanti di qualità ,possibilmente NOS .La foto sottostante rende l’idea qualitativa tra uno fatto bene e uno di frettolosa produzione odierna cinese (a destra).

moltisuoni - zoccolo noval

Spendere due soldi in più per zoccoli Amphenol  è sempre garanzia di un buon investimento . Nelle foto a venire potete apprezzare  l’invalidazione di alcuni punti di saldatura freddi .

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Sopra si può apprezza  il “prima” …. E sotto : il “dopo

moltisuoni - steelphon phantom 6

Anche se appare blasfemo , consiglio la sostituzione nello Steelphon Phantom delle lampadine con altrettanti diodi led .

moltisuoni - steelphon phantom

Questo perchè sono insensibili a colpi e/o forti vibrazioni , non scaldano e durano quanto -se non più- della vita di un comune mortale …

moltisuoni - steelphon phantom 01

Nell’esemplare ho approntato due piccoli circuiti stampati per accoglierli e alimentarli correttamente

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Quello blu (illuminante la scritta Phantom nel plexi) deve essere comandato dall’interruttore  “stand-by”. Spegnendosi di conseguenza quando l’amplificatore è in “riposo-attesa”.

moltisuoni - steelphon phantom 0

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Per diffondere la luce nella serigrafia senza creare “spot” conviene applicare nel retro un paio di strisce di nastro “Scotch Magic” .

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A riguardo del fissaggio schede nello chassis : E’  bene abbiano un minimo di disaccoppiamento meccanico dal telaio . A tal proposito gli ingegneri della Steelphon avevano previsto all’epoca delle funzionali boccole di gomma , ma la mutua azione del tempo e del calore le fa seccare e vanno quindi sostituite.

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Le schede devono risultare fisse ma allo stesso tempo devono conservare una certa “mobilità”…Per questo compromesso si stringono a mano i bulloni M3 trovando il “punto” giusto e poi  si fissa il tutto con una goccia di frena-filetti.

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Proteggere col nastro in alluminio i condensatori dalle fonti di calore è una attenzione necessaria dato che le finali scaldano parecchio.

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Dotate il  “Fantasma” di un buon cavo (3 x 1,5 mmq)  con una buona presa di terra sullo chassis . Le valvole finali ,se necessario sostituirle devono possedere il criterio four matched” nei valori di trasconduttanza. La corrente di riposo si regola nella scheda di alimentazione , in -25Volt (Corrispondente ad una corrente di circa 50/55 mA a riposo) . Oltre a lei , è utile bilanciare equamente la polarizzazione sul push-pull nella misura di : ± 12,5 volt per ramo . Nel corso dei primi 6-8 mesi  tali valori andranno poi ri-verificati.

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Dotare lo chassis di etichette recanti la disposizione di valvole e comandi è sempre una buona prassi : Un pò per se stessi …e per chi un domani sarà chiamato alla futura manutenzione .

moltisuoni - laboratorio elettronica

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Mobile e varie….

 

Come buona abitudine del passato , il mobile è in vero legno rivestito esternamente di Tolex nero .

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Merita attenzione la fresatura che ospita il plexi frontale, la quale dovrà risultare integra per un efficace trattenuta del medesimo .

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Se tutto ok si procede all’introduzione dello chassis nel mobile.

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Quattro viti M5 alla base assicurano il telaio saldamente al cabinet. Scegliete l’inox per questo ruolo

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Manopole e pulsanti vengono ricollocati (Dopo opportuna pulizia) sui rispettivi alberini rispettando gli zeri dei potenziometri .

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Mancavano due dei quattro pulsanti….Prontamente ricostruiti dal pieno partendo da un tondino di allumino !

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Giunti alla fine lascio a Voi scoprire come suona , vi posso  garantire tuttavia lo stupore che proverete nel metterlo sotto torchio !

 

Un caro saluto

 

Andrea Moltisuoni

 


Link per saperne di più:

 

 

 


 

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Shell e Testine : Il loro giusto collegamento!

Moltisuoni Denon DL110

Un brevissimo “Express Cut” sul collegamento di Shell  con standard SME, verso i fonorivelatori con l’aggiunta di qualche consiglio per una buona resa . Lo spunto di questo post è il regolare afflusso di domande da parte di molte persone che , alle prese col proprio giradischi non trova riscontro su come collegare la testina quando lo Shell è privo dei cavetti d’origine.

 

1 – Collegamenti visti dallo Shell

Moltisuoni - Shell Technics

Questo qui sopra è quanto vi appare in sostanza alla vista quando guardate lo Shell “SME”  dal davanti .

Moltisuoni-Shell-Technics MOD

Questo che vedete , è lo schema delle connessioni che devono assumere i jumper tra shell portatestina e testina . Ponete attenzione ai pin sullo Shell ,che siano scevri da ossidazione e patine in genere: Il segnale in ballo è nell’ordine dei millivolt ,quindi suscettibile di alterazioni , rumori o falsi contatti se le connessioni non sono più che “pulite” . Provvedete al ripristino prima di montare la testina nel caso!

 

2 – Connessioni Testina

A seconda del costruttore , sarà possibile generalmente incontrare due “famiglie” di connessioni : Per colori o per lettere abbreviate ( LS – LG – RS – RG)

2.1 – Connessioni testina per colore

Moltisuoni - ADC

Sui colori ci sono poche parole da spendere : Si seguono parimenti i colori dei jumper abbinandoli ai pallini colorati presenti sulla testina . Nella foto una ADC  con cavetti troppo lunghi . Si nota il groviglio …. Una situazione se possibile da evitare !!

 

2.2 – Connessione testina per lettere abbreviate

Moltisuoni - Shure M75

Anche stavolta di difficile …. Basta tenere a mente il presente schemino qui sotto che svela il significato delle lettere alle quali si dovrà fare riferimento con i colori dei cavetti .

L -oppure- LS  (Left – Left Signal) = Segnale canale sinistro (Bianco)

LG – (Left Ground)  = Massa segnale canale sinistro

R -oppure- RS  (Right – Right Signal) = Segnale canale destro

RG – (Right Ground)  = Massa segnale destro

 

Malizie e curiosità

A volte  è possibile osservare la presenza di una piazzola la quale scherma alcune parti interne della testina , di norma più sensibili. Impiegando Jumper di buona qualità e lunghezza corretta non avrete mai problemi di sorta legati ai rumori captati . Se capita un forte ronzio di alternata quando riproducete un disco , dubitate del collegamento a massa nello shell rispetto al braccio (Cosa abbastanza usuale nei Thorens) o di entrambi non correttamente collegati alla massa dell’amplificatore : Se toccando con le dita il braccio o il portatestina , “modulate” il ronzio di alternata siete davanti a questa casistica .

 

3 – Casi particolari di Shell fuori standard “SME”

Shell Garrard - moltisuoni

L’argomento è per dare una dritta a chi si trova per le mani un giradischi con shell proprietario . Generalmente tipico dei britannici Garrard e BSR , e anche in qualche caso di  Philips . Nella foto sopra, a seconda del modello  , le connessioni cambiavano! Per venirne a capo , il mio consiglio è quello di “battere” con un tester i fili tra RCA e Shell … Individuando le giuste connessioni per sequenza logica . Fate sempre uno schemino per i riferimenti futuri!

Giradischi BSR - Moltisuoni

Termino  con un link ad un ottimo articolo redatto da Suono (FdS)  su come procedere alla -messa in opera- della testina e braccio, necessario per eseguire un corretto set-up del vostro giradischi e godervi i Vostri cari ed amati dischi!

 

Un caro saluto !!!

 

Andrea Moltisuoni

 

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Link per saperne di più sull’argomento:

 

http://www.atelierdelsuono.it/Suono/suo392_bracci.pdf

https://it.wikipedia.org/wiki/Giradischi

 

 

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Halloween 2015

AEG bimby 61 - moltisuoni

 

 

 

In trepida attesa del Grande Cocomero…….Buon Halloween 2015 a tutti,grandi e piccini!!!!

 

 

Per saperne di più sulla radio….. e non :

 

http://www.radiomuseum.org/r/aeg_bimby_61.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Grande_Cocomero

https://it.wikipedia.org/wiki/Halloween

 

 

http://www.radiomuseum.org/r/aeg_bimby_61.html